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L’occasione tra “La parola e il canto”. A colloquio con gli autori di un nuovo manuale di (anti) letteratura greca.

Almeno per due motivi non potevamo farci sfuggire l’occasione di discutere di cultura greca con un gruppo di ricerca brillante e affiatato che ha appena portato a termine l’impresa editoriale di La parola e il canto, l’ultimo manuale di letteratura greca uscito per Mondadori quest’anno. La prima ragione la si ritrova già nell’indice di quest’opera:…

Riformare i vinti

Riformare i vinti dello storico Giampaolo Conte uscito da pochi mesi per “Guerini scientifica” è un testo illuminante che attraverso un’attenta analisi storica, economica e politica, riesce a riannodare sotto le lenti di una solida e lineare ottica teorica una serie di fondamentali evoluzioni di cui è stato ed è protagonista il sistema capitalista, dalla…

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Antropometrie culturali

In una sala del Museo archeologico di Napoli, nel bel mezzo di una squisita raccolta di affreschi romani del primo secolo, una giovane seminuda bocconi, pietrificata nell’asfissia, catalizza l’attenzione dei visitatori che attraversano distratti il resto dell’immenso edificio. L’impronta nella cenere, l’istantanea (o quasi) di una persona in agonia, è restituita come finzione di un…

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Le condizioni dell’arte di governo secondo Ettore Majorana

È un fenomeno tra i più singolari. Grandi pensatori che, in ambiti di studi tra loro distanti, si ritrovano ad esaminare le stesse questioni. Si misurano, nel medesimo scorcio di anni, con analoghi interrogativi. Ignari delle rispettive ricerche, generano insieme il punto di emersione culturale di problemi simultanei. Quale rapporto esiste tra la disintegrazione accidentale…

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Ospitalità e ostilità: un dilemma antico ancora attuale

L’universo dell’ospitalità viene ricondotto a due narrazioni principali: quella indoeuropea e quella abramitica. Benché diverse, queste due tradizioni offrono un’indicazione congiunta: in Europa e non solo, le concezioni e le pratiche dell’ospitalità si sono intersecate non di rado con concezioni e pratiche ostili. Come vedremo, all’abbraccio di pace più forte può seguire il rifiuto più radicale.

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Sugli aspetti psicologici e sociali del confinamento da Covid-19

Riassunto
L’articolo intente analizzare le conseguenze psicologiche evidenziate a seguito alla chiusura di tutte le attività commerciali, ricreative e culturali, scuola compresa, conseguenti alla pandemia da Covid-19 intercorsa tra il 2020 ed il 2021. L’isolamento e la condizione di reclusione nelle proprie case, cui la popolazione è stata sottoposta, può essere paragonata a quella dell’esiliato. Vengono evidenziate alcune reazioni psicologiche all’accaduto: dalla paura all’ansia, dalla depressione all’aggressività, fi-no al disturbo post traumatico da stress. Dopo i numerosi morti e una diffusa campagna vaccinale facoltativa e gratuita, lo Stato si è trovato ad affrontare le manifestazioni dei No Vax e di coloro che negavano l’esistenza stessa del virus. Il personale sanitario passava dall’essere considerato eroe ad essere oggetto di campagne aggressive e denigratorie.

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Esilio come nomos

Abstract La condizione di esilio, lì dove si pone come mancanza, rappresenta una possibilità di trasformare il mondo in uno spazio ospitale. Qui l’universalismo e i localismi possono coincidere in una realtà dinamica che esprima un multiverso cosmopolitismo così che si passi da una patria ad una matria. Il sentiero tracciato da Levinas e Derrida…

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