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Intervista a Fabio Mini La guerra mediatica del Califfo a partire da Mc Luhan

Interrogandoci sul fenomeno della guerra in Medio Oriente e in particolare sullo straordinario impatto comunicativo che sta avendo la strategia del terrore adottata dal sedicente Stato Islamico, siamo andati a spulciare il classico della comunicazione come Gli strumenti del comunicare[1] (Understanding media) di Marshal Mc Luhan. Vi abbiamo ritrovato una suggestiva interpretazione del mito di…

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– “Guerra per immagini” – LUMSA venerdì 8 aprile h. 13 Ne discutono Saad Hussin e Gianluca Sacco

LUMSA (Sede piazza delle Vaschette) Corso di storia della comunicazione e della pubblicità AA. 2015/2016 Ciclo di incontri Narrazioni del contemporaneo Venerdì 8 aprile 13-15 Guerra per immagini Dal mito di Cadmo al terrore dell’ISIS Interventi di Saad Hussin (giornalista e scrittore, opinionista politico per la BBC) Gianluca Sacco (filosofo, direttore della rivista Leussein) Modera: Simone Misiani…

ISIS: le reali dimensioni del fenomeno Intervento di Yassine Lafram alla presentazione di Leussein

L’intervento di Yassine Lafram (coordinatore della Comunità islamica di Bologna), moderato da Michele Gradoli e Roberta P. Mocerino. Presentazione del numero della Rivista Leússein “Guerra per immagini. Dal mito di Cadmo al terrore dell’ISIS” curato dall’Associazione di studi umanistici Leusso, dalle Edizioni Universitarie Romane e dalla Libreria Koob.

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Europei e combattenti I foreign fighter dello Stato Islamico

Sono chiamati con il nome di foreign fighter quei cittadini europei o occidentali che hanno deciso di abbandonare il proprio Paese di origine per aderire alla Guerra Santa dichiarata dal Califfo Abu Bakr al-Baghdadi in Siria ed in Iraq. La maggior parte di loro proviene dalla Francia, Regno Unito, Belgio, Olanda, Finlandia, Norvegia, Irlanda e Danimarca e pare possibile che molti di loro si siano avvicinati al fondamentalismo islamico nelle carceri o in contesti anche molto lontani dai centri religiosi come le palestre o le manifestazioni più o meno clandestine di solidarietà nei confronti dei “fratelli” o dei mujaheddin siriani, palestinesi o iracheni. Con il presente lavoro si intende ripercorre le dinamiche che hanno comportato l’emersione di un fenomeno del genere e analizzare le azioni dei diversi Paesi europei volte sia alla persecuzione dei foreign fighter europei che alla gestione dei rischi in Europa derivanti dalla libera circolazione dei combattenti.

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Intervista a Paolo Fabbri La Comunicazione al Nero: terrorismi, spionaggi, strategie.

Il sedicente Stato Islamico ha colpito l’occidente tramite una doppia serie di pratiche e di immagini. È infatti balzato fuori all’improvviso dalla spirale del silenzio in cui i media occidentali avevano avvolto i disastri militari e umanitari – Iraq, Siria e Libia – che sconvolgono da più di un decennio il medio oriente (a causa…

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