Tagged democrazia

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La tirannide arcaica tra despotismo, moderazione e democrazia: Pisistrato e gli altri

Tiranno è, nell’immaginario comune, colui che prende il potere agendo al di fuori delle regole comuni e che lo esercita in maniera despotica e crudele. Il fenomeno della tirannide è antico: a scuola, tutti abbiamo studiato Pisistrato e il suo governo ad Atene. Eppure, l’analisi dello sviluppo della tirannide nella Grecia antica, particolarmente in età…

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Un nemico del popolo di Henrik Ibsen. Un uomo solo contro la scuola delle frottole

La parola «democrazia» (dal greco  δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia») allude all’idea del governo del popolo sul popolo. Il popolo, tuttavia, non è un insieme di individui, bensì una finzione: un sistema di atti individuali, creato e regolato dall’ordine giuridico1. Ciò che la forma unisce lascia impregiudicata la sostanza del popolo che è privo di una…

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Sulla Tirannia riflessioni filosofico-giuridiche sul potere instabile e senza-misura

Abstract: Il presente articolo costituisce un’indagine sulla tirannia, condotta in tre movimenti. Per prima cosa, l’indagine volge sul che cosa è la tirannia, sulla sua essenza, ciò che la distingue da altri fenomeni affini. Il percorso storico ed etimologico, implicato nella domanda (da Aristotele a Bartolo di Sassoferrato, da Machiavelli ad Alfieri), è inteso unicamente…

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Intervista con lo storico Pietro Vannicelli. Il tiranno e la febbre della democrazia.

Probabilmente la genesi è da rintracciare in area micrasiatica, specificatamente attestata in iscrizioni in luvio-gerogriflico di IX e VIII secolo a.C. provenienti dalla Cilicia alla Siria settentrionale. Il vocabolo tarwanis potrebbe essere arrivato al mondo greco anche tramite mediazione di altre lingue, ma è significativo sottolineare che esso ha nel suo contesto di provenienza un significato positivo. Se dunque il greco tyrannos fosse legato a tarwanis, esso indicherebbe una forma di potere totalmente rispettabile e fortemente collegata all’idea di giustizia.Il tiranno è certamente un elemento di crescita, una febbre utile alla città aristocratica che comporta delle trasformazioni al termine delle quali normalmente l’aristocrazia si presenta quantomeno come più allargata. A questo punto, però, subentra un fenomeno interessante. Il tiranno, in quanto elemento di risoluzione di quella difficoltà, quando poi prosegue una politica di tipo personale e dinastico viene sentito come un elemento che deve essere eliminato. Di qui il topos tradizionale secondo cui i figli del tiranno sono un disastro. Man mano che si accentuano gli elementi personali di quella forma di potere, si accentua il giudizio negativo su quel potere stesso.

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Editoriale

In occasione del numero sul Il Teatro della democrazia (Leussein 2016) avevamo chiesto alla più giovane della redazione di intervistare Tullio De Mauro, l’illustre linguista scomparso circa due anni fa. Trovammo infatti interessante l’idea di far incontrare due generazioni di studiosi italiani (lontane e diverse per tempi, modi e contesto formativo), per discutere di lingua,…

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La crisi della democrazia nell’Atene di fine V secolo dalla disgregazione della comunità civica al “ritorno al sociale”

Il colpo di stato antidemocratico del 411 ebbe successo grazie all’abilità con cui i congiurati seppero incrinare il clima di unità sociale e di serena convivenza politica caratteristico della democrazia ateniese. I democratici reagirono con una sistematica promozione della socialità, basata anche su aspetti “comunicativi” (esposizione di iscrizioni con documenti di interesse pubblico, propaganda basata sulla riappropriazione di slogan, realizzazione o valorizzazione di monumenti, promozione di riti collettivi). Poiché individualismo e perdita di coesione comunitaria erano risultati pericolosi per il sistema democratico, la difesa della democrazia fu promossa attraverso la ricostruzione di un tessuto sociale coeso e ideologicamente compatto, in grado di sostenere il singolo nelle sue convinzioni personali attraverso il supporto della società.

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Il net-attivismo e la ridefinizione della democrazia

Il saggio analizza la relazione tra net-attivismo e democrazia. L’attivismo contemporaneo è significativamente contrassegnato dall’uso delle reti digitali di comunicazione. Di conseguenza riflette elementi caratteristici di queste reti, come i flussi di emozioni e la temporalità accelerata. La ridefinizione dell’attivismo richiede una nuova mappa interpretativa sviluppata tra due assi: globale/locale e riforma politica/riforma mediale. Il…

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La parodia dell’università nel tempo della post‑democrazia

  L’articolo affronta il tema della progressiva contrazione degli spazi democratici nella società contemporanea, esplorandolo in particolare dall’angolo visuale delle policy relative al sistema dell’università e della ricerca. Lo stato di profonda crisi in cui le riforme d’impianto neoliberale degli ultimi anni hanno precipitato l’università italiana rappresenta un significativo banco di prova per misurare il…

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