Articles by Riccardo Bertolotti

Riccardo Bertolotti dopo una formazione giuridica ha conseguito il dottorato in semiotica con Isabella Pezzini occupandosi prevalentemente dell'approccio semiotico all'ambito giuridico. Ha pubblicato articoli su riviste specializzate e curato volumi sui rapporti tra diritto, spazi urbani e visione, e su temi legati all'identità culturale. Ha partecipato a incontri scientifici e soggiorni di ricerca (San Paolo) intervenendo a numerosi convegni internazionali in Europa e America Latina. Da molti anni si occupa inoltre di letteratura italiana contemporanea con presentazioni, interventi in convegni e pubblicazioni apparse in riviste e in volume. Cura privatamente il fondo della scrittrice italoamericana Giosi Lippolis ed è membro del Lars (Laboratorio romano di semiotica, Università Sapienza). Ha collaborato con periodici letterari on-line e cartacei.


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Antropometrie culturali

In una sala del Museo archeologico di Napoli, nel bel mezzo di una squisita raccolta di affreschi romani del primo secolo, una giovane seminuda bocconi, pietrificata nell’asfissia, catalizza l’attenzione dei visitatori che attraversano distratti il resto dell’immenso edificio. L’impronta nella cenere, l’istantanea (o quasi) di una persona in agonia, è restituita come finzione di un…

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Europa al bivio

Se si vuole ritenere l’unità europea un fatto culturale e non meramente tecnico, si può cominciare considerandone la lingua. È sufficientemente noto quanto il tentativo di unificazione dell’Europa sia debitore al mito di Babele (che riecheggia tra l’altro nell’architettura del parlamento di Strasburgo), ma percorso a ritroso, dove il fatto della molteplicità iniziale aspira a…

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Il nomos tecnico del cambiamento

Alla fine degli anni Trenta James Burnham, sociologo politico statunitense non troppo letto nei decenni seguenti, concepisce il progetto di un saggio, The managerial revolution, apparso nel 1941. Tradotto per Mondadori nel 1946, La rivoluzione dei tecnici non preconizza l’avvento di una tecnocrazia radicale: piuttosto, muovendo da un’analisi economica di impostazione trotzkista (dalla quale poi…

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Una lettera di Lamberto Pignotti a Giosi Lippolis

Introduzione Presentiamo una lettera inedita  di Lamberto Pignotti a Giosi Lippolis, che sottintende anche un personale rallegramento con il mittente per aver superato, nell’aprile scorso, il traguardo dei novant’anni. Pignotti, una presenza di rilievo non solo nel dibattito sulle ‘due culture’ (l’umanistica, la scientifica) fin dagli anni Cinquanta, ma anche animatore di circoli e correnti…

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I padroni delle rappresentazioni

Se si vuole considerare un momento topico nella crisi attiva in Europa ormai in molte forme e a vari livelli, il caso Brexit sembra particolarmente adatto. Può essere infatti un buon punto d’osservazione che presume a una molteplicità di fattori, dalla ristrutturazione economico-finanziaria ai rischi di accantonamento delle maggiori eredità dello Stato democratico ai problemi…

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Lo spazio del parlamento è un teatro? L'aula di Montecitorio come luogo fisico e come oggetto di discorso

Lo spazio del parlamento moderno occupa un ruolo centrale nelle relazioni politiche e giuridiche tra gli attori sociali. Questo contributo si concentra sull’aula di Montecitorio come oggetto di un’analisi semiotica e narrativa. In particolare, ci si domanda come l’organizzazione spaziale e visiva interagisca con i ruoli dei soggetti istituzionali ‘sulla scena’, e a quali condizioni…

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“Dalla Roma dei romani alla Roma degli italiani” di Vittorio Frosini

Il testo, un dattiloscritto di tre fogli, riproduce un articolo di Vittorio Frosini (1922-2001) apparso sul “Corriere della Sera” il 27 settembre 1970. Reca il titolo definitivo (“Una città consacrata capitale”) come variante manoscritta apposta sopra quello originario battuto a macchina: “Dalla Roma dei romani alla Roma degli italiani”. Oltre la data, posta sopra il…

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Corruzione a Palazzo di giustizia, il logico delirio di Ugo Betti

Stretti fra le maglie della cronaca, abbiamo una certa difficoltà a convincerci che Corruzione a palazzo di giustizia non è un lancio d’agenzia ma un dramma del 1944, dove figure e figurine del secolo che sembra non del tutto passato si animano, si combattono, si perdono. Ugo Betti, drammaturgo, giurista fratello di Emilio (tra i…

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