Abstract
Sono chiamati con il nome di foreign fighter quei cittadini europei o occidentali che hanno deciso di abbandonare il proprio Paese di origine per aderire alla Guerra Santa dichiarata dal Califfo Abu Bakr al-Baghdadi in Siria ed in Iraq. La maggior parte di loro proviene dalla Francia, Regno Unito, Belgio, Olanda, Finlandia, Norvegia, Irlanda e Danimarca e pare possibile che molti di loro si siano avvicinati al fondamentalismo islamico nelle carceri o in contesti anche molto lontani dai centri religiosi come le palestre o le manifestazioni più o meno clandestine di solidarietà nei confronti dei “fratelli” o dei mujaheddin siriani, palestinesi o iracheni. Con il presente lavoro si intende ripercorre le dinamiche che hanno comportato l’emersione di un fenomeno del genere e analizzare le azioni dei diversi Paesi europei volte sia alla persecuzione dei foreign fighter europei che alla gestione dei rischi in Europa derivanti dalla libera circolazione dei combattenti.
The name foreign fighter is given to those European or Western citizens who have decided to leave their home country to join the Holy War declared by the Caliph Abu Bakr al-Baghdadi in Syria and Iraq. The greatest part of them comes from France, UK, Belgium, Holland, Finland, Norway, Ireland and Denmark and they might have approached the Islamist movements in jails or in settings that are very different from religious centers like gyms or demonstrations in favor of the Syrian or Palestinian “brothers” and mujahidin. This work aims to summarize the originating dynamics of this phenomenon and to present the European States’ actions that intend to prevent the risks of this threat
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