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Intervista con Romano Prodi. La tirannia non è l’euro ma il neoliberismo senza controlli.

“Le Istituzioni europee sono le uniche, finora, ad aver posto un freno al dominio delle multinazionali“ Arrivo nella Fondazione per la Collaborazione fra i Popoli dopo aver preso un bell’acquazzone in bicicletta. Aspetto il mio turno nell’anticamera, davanti a due foto di Prodi con Kofi Annan e di Prodi benedicente con dietro la bandiera dell’Unione…

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Europei e combattenti I foreign fighter dello Stato Islamico

Sono chiamati con il nome di foreign fighter quei cittadini europei o occidentali che hanno deciso di abbandonare il proprio Paese di origine per aderire alla Guerra Santa dichiarata dal Califfo Abu Bakr al-Baghdadi in Siria ed in Iraq. La maggior parte di loro proviene dalla Francia, Regno Unito, Belgio, Olanda, Finlandia, Norvegia, Irlanda e Danimarca e pare possibile che molti di loro si siano avvicinati al fondamentalismo islamico nelle carceri o in contesti anche molto lontani dai centri religiosi come le palestre o le manifestazioni più o meno clandestine di solidarietà nei confronti dei “fratelli” o dei mujaheddin siriani, palestinesi o iracheni. Con il presente lavoro si intende ripercorre le dinamiche che hanno comportato l’emersione di un fenomeno del genere e analizzare le azioni dei diversi Paesi europei volte sia alla persecuzione dei foreign fighter europei che alla gestione dei rischi in Europa derivanti dalla libera circolazione dei combattenti.

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