Articles by Roberta P. Mocerino

Si è laureata in “Filosofie della conoscenza: scienze, politica, comunicazione” presso l'università “Sapienza” di Roma. È stata visiting student presso la School of Philosophy, Psychology and Language Sciences dell'università di Edimburgo e associated researcher presso l'Emmy Noether-Nachwuchsgruppe “Filologia e Razzismo nel XIX secolo” dell'università di Potsdam (Germania). Nel 2015 ha conseguito il titolo di dottoressa di ricerca in Filosofia del linguaggio presso la facoltà di Lettere della “Sapienza” con una tesi dal titolo “Linguaggio e natura umana: Il dibattito sul linguaggio come dispositivo specie-specifico negli studi angloamericani di antropologia (1775-1871)” ed è cultrice della materia presso la stessa università. Tra i suoi interessi di ricerca ci sono: il rapporto tra teorie linguistiche e antropologia tra XVIII e XIX secolo e la storia della teoria dell'evoluzione.


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Dal tetto alle fondamenta: la scuola come cinghia di trasmissione del diritto di cittadinanza. Intervista a Luca Serianni

A settembre del 2017, l’illustre linguista Luca Serianni era stato convocato come consulente del Miur per coordinare una task force al fine di migliorare l’apprendimento dell’italiano “svecchiandone” l’insegnamento. L’obiettivo del suo team era quello di rendere la lingua un utile strumento di apprendimento, anche nello studio delle altre materie, liberandola dai “grammaticalismi” a cui è…

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Graziadio Isaia Ascoli, dalla “Relazione al IX Congresso Pedagogico Italiano” 1874

L’insegnamento teorico della lingua mediante la grammatica è opportuno nelle scuole elementari? Ammesso che si riconosca tale, non sarebbe però conveniente riservarlo al corso superiore? 1. La questione si può ragionevolmente riassumere nel semplice quesito se s’abbia o non s’abbia a adoperar la grammatica nell’insegnar la lingua nazionale agli allievi delle scuole elementari, è per…

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Abbiamo fatto l’Italia. Ora si tratta di fare gli italiani. Introduzione all’inedito di Graziadio Isaia Ascoli

All’indomani del compimento dell’unità d’Italia, la sentenza di Massimo D’Azeglio risuonava come un monito a cui nessuna parte della società si poteva sottrarre. Le differenze tra le regioni che componevano il neonato Regno d’Italia erano d’ogni tipo: geografico, economico, culturale e – per quello che ci interessa qui – linguistiche. Del resto, la questione della…

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Nuovi metodi per l’apprendimento: imparare le lingue con le app. Intervista a Barbara Bais

D. Barbara Baisi[1], a dieci anni dalla nascita, Babbel è una delle app per imparare le lingue più importanti al mondo. Attualmente offrite vari programmi per imparare quattordici lingue. Come è cominciato tutto questo? R. La storia di Babbel ha inizio nel 2007, quando i fondatori Markus Witte, Thomas Holl, Lorenz Heine e Toine Diepstraten…

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Conversando su lingua, istruzione e democrazia. Intervista a Tullio De Mauro «E dov’è il luogo in cui ci si ritrova e si discute?».

A circa un anno dall’uscita del suo nuovo libro “Storia linguistica dell’Italia repubblicana” (2014), abbiamo incontrato il professor Tullio De Mauro, insigne linguista ed ex-ministro dell’istruzione, e gli abbiamo chiesto di riflettere insieme a noi su alcuni dei temi che gli sono più cari: l’educazione, la democrazia e, ovviamente, la lingua degli italiani. L’idea da…

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Soggettività silenziate Femina sacra, stereotipi, e violenza di genere in tempi di guerra

In questo articolo si cerca di evidenziare alcune caratteristiche relative al problema della soggettività delle donne, alla violenza, e agli stereotipi di genere, emersi nel dibattito teorico-politico negli Stati Uniti e in Italia dopo l’11 settembre 2001. Sono illustrate categorie teoriche emerse nel dibattito femminista, approcci innovativi nell’ambito delle relazioni internazionali e della filosofia politica, insieme ai cambiamenti intervenuti nella cultura di massa e nei media. L’articolo è diviso in due parti, la prima fornisce un quadro generale.

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La Nouvelle Division de la Terre di François Bernier

La Nouvelle division de la terre par les différentes espèces ou races qui l’habitent è un articolo uscito anonimo nel 1684 sul Journal des Sçavants; esso è considerato il primo testo a far uso del concetto   di   ‘razza’   in   senso   moderno   e   segna   alcuni   dei topoi che   accompagneranno   le classificazioni razziali del Sette e Ottocento…

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