Articles by Alessandro Brambilla

Si è laureato in Storia greca presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel luglio del 2012, con una tesi dal titolo “Rappresentanza proporzionale e organizzazione militare negli ethne della Grecia classica”. È Dottore di ricerca in Storia antica presso l’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", con una tesi sulla nascita e lo sviluppo di formazioni militari d’élite nella Grecia classica, ed è stato Visiting Research Student presso il dipartimento di Storia dell'University College London (UCL). È Cultore della materia di Storia greca presso la facoltà di Lettere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Insegna presso scuole secondarie superiori di Milano e provincia.


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L’occasione tra “La parola e il canto”. A colloquio con gli autori di un nuovo manuale di (anti) letteratura greca.

Almeno per due motivi non potevamo farci sfuggire l’occasione di discutere di cultura greca con un gruppo di ricerca brillante e affiatato che ha appena portato a termine l’impresa editoriale di La parola e il canto, l’ultimo manuale di letteratura greca uscito per Mondadori quest’anno. La prima ragione la si ritrova già nell’indice di quest’opera:…

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La tirannide arcaica tra despotismo, moderazione e democrazia: Pisistrato e gli altri

Tiranno è, nell’immaginario comune, colui che prende il potere agendo al di fuori delle regole comuni e che lo esercita in maniera despotica e crudele. Il fenomeno della tirannide è antico: a scuola, tutti abbiamo studiato Pisistrato e il suo governo ad Atene. Eppure, l’analisi dello sviluppo della tirannide nella Grecia antica, particolarmente in età…

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Intervista con lo storico Pietro Vannicelli. Il tiranno e la febbre della democrazia.

Probabilmente la genesi è da rintracciare in area micrasiatica, specificatamente attestata in iscrizioni in luvio-gerogriflico di IX e VIII secolo a.C. provenienti dalla Cilicia alla Siria settentrionale. Il vocabolo tarwanis potrebbe essere arrivato al mondo greco anche tramite mediazione di altre lingue, ma è significativo sottolineare che esso ha nel suo contesto di provenienza un significato positivo. Se dunque il greco tyrannos fosse legato a tarwanis, esso indicherebbe una forma di potere totalmente rispettabile e fortemente collegata all’idea di giustizia.Il tiranno è certamente un elemento di crescita, una febbre utile alla città aristocratica che comporta delle trasformazioni al termine delle quali normalmente l’aristocrazia si presenta quantomeno come più allargata. A questo punto, però, subentra un fenomeno interessante. Il tiranno, in quanto elemento di risoluzione di quella difficoltà, quando poi prosegue una politica di tipo personale e dinastico viene sentito come un elemento che deve essere eliminato. Di qui il topos tradizionale secondo cui i figli del tiranno sono un disastro. Man mano che si accentuano gli elementi personali di quella forma di potere, si accentua il giudizio negativo su quel potere stesso.

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Destined for War. Can America and China Escape Thucydides’s Trap? Graham Allison

“A questa Guerra diedero inizio gli Ateniesi e I Peloponnesiaci, infrangendo il trattato di pace trentennale che avevano stipulato dopo la presa dell’Eubea. […] Ritengo che la causa più vera, quella meno manifesta a parole, sia che gli Ateniesi, diventando una grande potenza e incutendo paura ai Lacedemoni, li costrinsero a fare la guerra”. [Thuc….

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Teatro e democrazia. Intervista a Edith Hall Dall’antica Grecia ai giorni nostri

english version Interview with Edith Hall  Atene, 472 a.C.: Eschilo, figlio di Euforione del demo di Eleusi, tragediografo, mette in scena una trilogia comprendente, accanto alle perdute Fineo e Glauco, una tragedia dal titolo potente, I Persiani. Erano passati solo pochi anni da quando i Greci avevano respinto Serse e il suo esercito, un evento…

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Democracy and the ancient Greek theatre Interview with Edith Hall

Athens, 472 BC: the tragedian Aeschylus, son of Euphorion, staged a trilogy including the lost Phineus and Glaucus, and a tragedy with a striking title, the Persians. Few years before, the Greeks forced Xerxes and his army to retreat from Greece, and this event had strong consequences, shaping the common Hellenic identity. Aeschylus, master of…

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Filippo II di Macedonia L’immagine della guerra contro la Persia

Il motivo della guerra di vendetta contro l’Impero persiano, spesso ritenuto un semplice pretesto usato da Filippo per giustificare le proprie ambizioni, poteva essere, agli occhi del sovrano, qualcosa di più di un mero slogan propagandistico. Se da un lato, infatti, la tematica della strateia di vendetta era una potente immagine in grado di sedurre i Greci, attraverso di essa Filippo avrebbe potuto completare, al di là delle ascendenze mitiche, la propria metamorfosi da sovrano di uno stato percepito come popolato da semi-barbari a vero uomo greco.

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Intervista ad Hans van Wees Guerra e immagini nell'antica Grecia

I recenti eventi di guerra che hanno visto coinvolte le forze dell’autoproclamato Stato Islamico hanno avuto risonanza globale grazie alla diffusione di immagini attraverso i media. Uno degli elementi che colpiscono maggiormente dei messaggi, diffusi dai militanti del Califfato attraverso i social network, è la grande cura per i dettagli e per lo stile comunicativo…

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