La crisi della democrazia nell’Atene di fine V secolo dalla disgregazione della comunità civica al “ritorno al sociale”
Il colpo di stato antidemocratico del 411 ebbe successo grazie all’abilità con cui i congiurati seppero incrinare il clima di unità sociale e di serena convivenza politica caratteristico della democrazia ateniese. I democratici reagirono con una sistematica promozione della socialità, basata anche su aspetti “comunicativi” (esposizione di iscrizioni con documenti di interesse pubblico, propaganda basata sulla riappropriazione di slogan, realizzazione o valorizzazione di monumenti, promozione di riti collettivi). Poiché individualismo e perdita di coesione comunitaria erano risultati pericolosi per il sistema democratico, la difesa della democrazia fu promossa attraverso la ricostruzione di un tessuto sociale coeso e ideologicamente compatto, in grado di sostenere il singolo nelle sue convinzioni personali attraverso il supporto della società.