Stratificazioni semantiche nel Cinema Americano Classico

In questo breve saggio ci siamo riproposti di evidenziare alcune prassi tipiche del Cinema Classico Americano enfatizzando soprattutto l’aspetto formale rispetto a quello produttivo. Ne consegue una periodizzazione (1930 – 1939) che non segue quella dei più comuni manuali di Storia del Cinema. Intrecciando saperi e metodologie diverse, come la semiotica, la psicoanalisi, lo strutturalismo e il cognitivismo, abbiamo inoltre analizzato La donna del miracolo (The Miracle Woman, 1931) di Frank Capra, pellicola che esemplifica a livello paradigmatico l’assenza del paradigma Mulveyano.

Abstract

In this short essay, we intend to underline some typical customs of Classical Hollywood Cinema. Above all we want to emphasize the theoretical aspects rather than the production.

For this reason, we focus on a specific period (from 1930 to 1939) which is not usually taken into account in Classical Hollywood literature.

We will study different aspects of Classic Hollywood Cinema, such as semiotics, psychoanalysis, structuralism and cognitive science. We will also look at “The Miracle Woman” (1931) by Frank Capra, a film which exemplifies the lack of Mulveyan’s archetype.

 



Alessandro Nardis (Roma, 1979) ha studiato prima presso l’Università degli Studi Roma Tre, laureandosi in Studi sul Cinema, poi presso l’Università degli Studi dell’Aquila, dove ha conseguito una Laurea Magistrale in Filologia Classica, entrambe cum laude. Docente di Greco e Latino in ambito liceale, si occupa del rapporto tra Cinema e Filosofia. L’oggetto di ricerca è il cinema classico americano soprattutto in riferimento alle scuole di pensiero neoaristoteliche attive nel sistema culturale e industriale americano dagli albori fino all’avvento della New Hollywood. Relatore in convegni e seminari sul rapporto tra Cinema e Filosofia, ideatore e cofondatore del ciclo di seminari "Il cinema tra rito e macchina da (im)presa" presso il centro di studi umanistici e culturali Leusso, collabora anche come critico cinematografico presso la testata giornalistica Gothic Network, e la rivista "Teatro contemporaneo e cinema" fondata da Mario Verdone. Nel 2015 ha pubblicato per Tangram edizioni scientifiche "Un dittatore a Hollywood. Il caso Aristotele. Correnti di pensiero neoaristoteliche nella Golden Age: Brander Matthews e la Columbia University".


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