L’ITALIA E I SUOI DOLORI. Su Ginzburg e Sciascia

 Molte sono le ragioni che hanno contribuito alla decadenza, passata e presente, dell’Italia. La grande tradizione della letteratura italiana può, allora, essere una guida insostituibile alla comprensione dei nostri drammi e delle nostre contraddizioni. Attraverso la riflessione di Natalia Ginzburg sulla famiglia Manzoni, abbiamo la possibilità di osservare un grande della nostra letteratura stretto tra i suoi drammi, umani e familiari, e la creazione della sua grande opera. Attraverso una delle ultime raccolte di scritti politici di Leonardo Sciascia, possiamo accostarci, invece, alla considerazione degli ultimi, drammatici anni, del novecento italiano e della prima Repubblica. Tramite il loro sguardo acuto, la loro parola profonda, la loro capacità critica mai banale, questi due scrittori ci offrono la possibilità di costruire un percorso di riflessione tra memoria e storia, passato, presente e futuro, alla difficile ricerca di un’identità incompiuta.

Abstract: The past and present malaise of Italy is due to many factors. To understand its dramas and contradictions, the great tradition of Italian literature offers an irreplaceable guide.  Natalia Ginzburg’s account of the Manzoni family presents us with a portrait of one of the major figures in our literature, beset by human and family conflicts as he wrote his great masterpiece. In one of the last publications of his political essays, Leonardo Sciascia focuses closely on the creation of the First Republic and the later traumatic years of the 1900s in Italy. The penetrating view, thought-provoking prose and, never-banal, critical ability of these two writers lead to and propose a path to be traced between past, present and future, memory and history in the far-from-easy search for complete identity.

 



Daniele Lorusso è nato a Roma nel 1977, dove vive e lavora. Si è formato alla Sapienza in discipline filosofiche, storiche e letterarie, concludendo il proprio percorso di formazione accademica con un lavoro su Gnoseologia e metafisica in Schopenhauer. Successivamente si è occupato delle connessioni tra il pensiero di Hillman e la filosofia antica, moderna e contemporanea, attraverso un lavoro intitolato Considerazioni su Il mito dell’analisi di James Hillman (Studi Junghiani, 2013). Nel 2014 pubblica il suo primo libro con l’editore Moretti & Vitali di Bergamo, intitolato L’apprendista stregone. Note sul rovesciamento di mezzi e fini nel mondo contemporaneo. Lo scopo del libro è di far risuonare, ancora una volta, le parole della grande critica che la filosofia otto-novecentesca ha rivolto alla contemporaneità, tanto da parte marxista che da parte conservatrice, tanto per ciò che concerne il mercato quanto per ciò che concerne la tecnica. Come appendice e prosecuzione delle tesi del lavoro maggiore, è nato un ulteriore lavoro (Ritiri filosofici, 2015) su Mobilitazione totale di Maurizio Ferraris, in cui, attraverso il confronto con le posizioni del filosofo del “nuovo realismo”, la tesi del rovesciamento di mezzi e fini nel mondo contemporaneo viene applicata alla rivoluzione digitale in corso.


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